14/12/2019 5:00 pm

“Madre Nostra”, Lorenzo Scaraggi porta storie di redenzione nelle campagne pugliesi sul grande schermo

SAN SALVO. Lorenzo Scaraggi giornalista e documentarista, già presente a San Salvo in uno dei suoi viaggi, torna grazie all’Associazione Culturale CivicoZero in collaborazione con Akon Service, per presentare il documentario “Madre Nostra” un viaggio fra le storie di redenzione nelle campagne pugliesi, sabato 14 dicembre alle 17:00 ad ingresso gratuito.

Lorenzo Scaraggi a bordo del suo camper Vostok100k fra orti sociali, terre confiscate alla mafia e comunità di recupero, narra quattro storie di agricoltura come occasione di riscatto.  La terra, la “Madre nostra”, può donare redenzione alle donne e agli uomini? È partito da questa domanda il viaggio di Lorenzo, fra orti sociali, terre confiscate alla mafia e comunità agricole delle campagne pugliesi.

 “Madre Nostra”  è un reportage on the road diventato documentario di 52 minuti – prodotto da Fondazione CON IL SUD e Apulia Film Commission attraverso il Social Film Fund Con il Sud – in cui il 43enne reporter di Bitonto, raccoglie storie e testimonianze di riscatto sociale. Quattro tappe: “Il Trullo sociale” a San Michele Salentino, “Semi di vita” a Bari, “Pietra di scarto” a Cerignola e “Spazio Esse” a Loseto.

Tutte legate da un filo conduttore: l’agricoltura come via per la redenzione in una terra – quella pugliese – troppo spesso al centro dell’attenzione per piaghe come la xylella e il caporalato. Il canovaccio ha convinto la giuria dell’Italian Film Festival Cardiff (IFFC) che gli ha assegnato un prestigioso secondo posto nella sezione #CanfodPrize dedicata ai documentari. “Questo documentario porta allo spettatore un messaggio di positività e speranza sull’instancabile opera dei volontari che lavorano nelle terre confiscate alla mafia” si legge nelle motivazioni. E ancora: “Il fotoreporter-regista Lorenzo Scaraggi deve essere elogiato per il suo instancabile viaggio che rivela diverse storie e diverse persone, sogni e possibilità. La gente deve conoscere questa storia piuttosto ignota”.