La voce di un uomo sui tetti di una città
SAN SALVO. Ci sono molte immagini in questi giorni di emergenza che rimangono impresse nella mente, gli sguardi delle persone che incontriamo nei supermercati, quelli dei commessi, l’uso delle mascherine ci ha posto in evidenza gli occhi di quanti incontriamo, riusciamo ad intuirne la paura, il sorriso, nonostante la loro bocca sia coperta, le immagini dei giardini recintati, quelle dei passi veloci delle poche persone per strada, i portoni delle scuole chiusi, le serrande dei negozi abbassate, le file composte e mute davanti ai supermercati.
Ma un’immagine oggi mi ha commossa più di tutte, quella di un uomo, un prete, in preghiera su un tetto con le sole immagini della Madonna e Gesù Cristo a fargli compagnia. Davanti a lui i tetti delle case della nostra città. La sua voce riecheggiava sui tetti con il garrire delle prime rondini di una primavera che deve ancora giungere nelle nostre menti.
Un’immagine questa che racchiude in sè il senso di una comunità, quella comunità unita non solo dalla fede, ma che smuove anche chi quella fede non l’ha, che unisce nella speranza di giorni migliori, nella resilienza in questi momenti di solitudine. Un Tempo Nuovo giungerà e allora non sarà una sola voce a riecheggiare tra le strade della nostra città, ma saranno grida di giubilo, di felicità, per questo Nuovo Tempo che ci sarà, perchè sarà un tempo di nuove consapevolezze di quello che siamo, di quanto abbiamo e di quello che vorremo essere in un futuro sempre più incerto, ma fermi in una certezza che l’altro non sarà più visto come il nemico che toglie, ma come colui che con noi ha lottato per un tempo migliore e che con noi costruirà il Nuovo Tempo.
di Antonia Schiavarelli