Entrare nella “pancia” della Terra nella Giornata Nazionale delle Miniere
Entrare nella “pancia” della Terra, una grande opportunità di vedere attraverso una mostra e una escursione, accompagnati dagli esperti della Società Italiana di Geologia Ambientale, come si lavorava nella miniera di Acquafredda, in Abruzzo, esattamente nel Comune di Roccammorice – DOMENICA 13 SETTEMBRE – PARTENZA ORE 9 E 30 – EVENTO PRESS.
Due grandi eventi per La Giornata Nazionale delle Miniere a partire da domani in Abruzzo.
“Una due giorni in occasione della Giornata Nazionale delle Miniere. Si inizierà domani con una mostra guidata dedicata alla miniera di bitume in Abruzzo seguita da una conferenza nel comune di Scafa. Domenica 13 Settembre, escursione ad Acquafredda dove in passato si estraeva bitume, nel Comune di Roccammorice. L’obiettivo è quello di far conoscere e favorire la fruizione delle aree minerarie, anche da parte di un pubblico di non addetti ai lavori”. Lo ha annunciato Adele Garzarella, Presidente Sigea Sezione Abruzzo.
“Il Parco Nazionale della Majella ha sul suo territorio 39 comuni. Negli ultimi anni, a fronte di uno spopolamento e diminuzione demografica significativi, le amministrazioni ed enti locali hanno tentato di porre in essere progetti che portassero all’ottenimento di fondi per la valorizzazione delle aree interne, che potessero fungere da volano turistico e di rimando economico. In questa ottica di valorizzazione e promozione, si inserisce l’adesione della sezione Sigea Abruzzo alla Giornata delle Miniere 2020, allo scopo di radunare e far confluire in un convegno – ha continuato Garzarella – tutti i soggetti finora coinvolti a vario titolo su tale tema. Le miniere della Majella da tempo sono al centro di una vita “sociale” grazie al Parco Majella e al Graim (Gruppo di Ricerca di Archeologia Industriale della Majella), con giornate dedicate in passato al tema miniere di bitume della Majella e alle storie dei minatori. La Sigea vuole, attraverso una divulgazione a più ampio raggio, su scala nazionale, supportare il lavoro svolto finora e contribuire alla promozione della conoscenza delle miniere maielline. Questo può certamente contribuire ad arricchire i percorsi tematici presenti nel Parco Nazionale della Majella, aumentando l’offerta turistica del parco stesso e delle guide presenti sul territorio, che a vario titolo organizzano escursioni, con un riflesso positivo anche sulle piccole economie locali. L’estate 2020 ha registrato una riscoperta dell’ambiente montano come meta turistica davvero notevole, e questo deve essere un motivo in più per ampliare la divulgazione e la conoscenza di un territorio come il Parco Nazionale della Majella, anche su temi e aspetti finora poco conosciuti o considerati in maniera minore rispetto ad altri. In occasione della XII° Giornata nazionale delle miniere la Società Italiana di Geologia Ambientale e il Parco Nazionale della Majella hanno organizzato per sabato 12 settembre, presso il palazzo Paparella di Scafa (ore18.30), una mostra con contenuti multimediali (video e proiezioni di cartoline e foto storiche del settore minerario).
L’evento prosegue alle ore 20.00 presso l’opificio della SAMA con il convegno “Majella nera”.
Interverranno ai lavori: Maurizio Giancola (Sindaco di Scafa), Adele Garzarella; (Presidente della Sigea Sezione Abruzzo), Elena Liberatoscioli (PN della Majella), Violetta De Luca (vice Presidente Sigea Sezione Abruzzo), Daniela D’Alimonte (Preside del comprensorio scuole di Roccamorice S.Valentino Abbateggio Caramanico Scafa), Alessandro D’Ascanio (Sindaco di Roccamorice), Silvano Agostini, (Sigea) e Roberto di Paolo (GRAIM)”.
Declino delle aree interne: unica possibilità è la valorizzazione del turismo ambientale.
“Il patrimonio ambientale la geodiversità, i paesaggi geologici possono essere di supporto per rilanciare il turismo ambientale, escursionistico e didattico delle aree interne. Nel nostro Paese la maggior parte delle aree montane e di collina hanno subito un esodo considerevole a partire dagli anni ‘60. Negli ultimi 10 anni il declino demografico è continuato nella maggior parte delle regioni – ha dichiarato Antonello Fiore, Presidente nazionale Sigea – e soprattutto nelle aree interne dove l’azione combinata di alcuni fattori di criticità naturali (terremoti, dissesto idrologeologio, crisi ambientali) ed economici/produttivi (mancanza di infrastrutture, mancanza di investimenti) hanno innescato il progressivo abbandono e trasferimento di parte della popolazione nei fondo valle e nelle aree costiere.
In questo momento storico di rilancio dell’economia nazionale e comunitaria diventa strategico elaborare azioni condivise e partecipate da più soggetti che possono, attraverso le comunità locali, far conoscere e rilanciare quelle bellezze naturali e culturali per far tornare il territorio e il benessere delle persone al centro degli interessi prioritari della nostra esistenza. Per questo abbiamo accolto molto favorevolmente la proposta di partecipare all’organizzazione di una mostra, un convegno e un escursione nel Parco Nazionale delle Majella”.