Fabio Travaglini torna a candidarsi a Sindaco per “San Salvo 2022”
SAN SALVO. Fabio Travaglini ieri pomeriggio ha presentato la sua candidatura a Sindaco per le elezioni amministrative che si terranno nel maggio del 2022.
Una candidatura che avviene con notevole anticipo, necessaria secondo Travaglini per costruire un programma condiviso.
A supportare la candidatura di Travaglini, oltre ad amici e parenti, erano presenti i rappresentanti del Partito Democratico: Antonio Boschetti, Luciano Cilli e Nando Costanzo, di Articolo Uno: Arnaldo Mariotti, Sante Mincone, Franco Rongoni e Mimmo Di Nardo, Sinistra Italiana con Mario Codagnone, Italia Viva con Silvia Di Virgilio e la consigliera Marica Bolognese.
Della coalizione di centro-sinistra che ha partecipato alle elezioni amministrative del 2017, erano assenti gli allora candidati sindaci Osvaldo Menna, Angelo Angelucci, Gennaro Luciano, ed ovviamente il grande assente: Gabriele Marchese.
Assenze importanti, non solo in termini politici ma anche e soprattutto per poter realmente definire la candidatura di Fabio Travaglini “unitaria”.
Orazio Di Stefano, giornalista ed opinionista, coordinatore della coalizione che ha presentato la candidatura di Travaglini, ha introdotto il candidato sottolineandone l’età (soli 33 anni), “non ancora concepito quando Arnaldo Mariotti divenne sindaco per la prima volta a San Salvo nel 1985”, ma aggiungo, con una lunga carriera politica alle spalle, che qui riassumo.
Era il 2009 quando Travaglini si candidò a soli 21 anni alle provinciali nella coalizione di centro-destra con l’UDC di Pierferdinando Casini a sostegno di Enrico Di Giuseppantonio, raccogliendo 702 voti, una tornata elettorale che vide Di Giuseppantonio perdere contro Coletti.
Nel 2012 si candida a 24 anni a Sindaco, sempre nelle fila dell’UDC raccogliendo 796 voti.
E’ nel 2014 che Travaglini decide di passare nelle fila del centro-sinistra candidandosi alle elezioni regionali a sostegno di Luciano D’Alfonso. Anche stavolta seppur nella coalizione vincente (nonostante avesse preso 970 voti), non riesce ad essere eletto, ma entra a far parte della segreteria politica del neo Presidente regionale.
Nel 2017 si candida nuovamente alle elezioni amministrative con Più San Salvo a sostegno di Angelo Angelucci prendendo 284 voti, purtroppo non utili ad entrare in consiglio comunale, la svolta avviene quando nel febbraio dell’anno successivo Angelucci dà le dimissioni da consigliere comunale e subentra come primo dei non eletti.
Nel 2019 ci prova nuovamente ad entrare in consiglio regionale a sostegno di Giovanni Legnini, purtroppo anche stavolta l’impresa non riesce (nonostante i 545 voti).
Fino a giungere alla candidatura odierna per la carica di Sindaco per le elezioni amministrative 2022.
Diversi i temi messi sul piatto negli interventi di presentazione della coalizione, che hanno riguardato principalmente il futuro della città con i capovolgimenti che la vedranno protagonista con la costruzione della piattaforma di distribuzione Amazon, i finanziamenti del Recovery fund, una crescita economica più green, tentando di attuare gli obiettivi dell’agenda 2030, che secondo Travaglini dovranno essere guidati e non subiti.
Infine Travaglini ha lanciato un appello ai “Millennials” come lui per riferimento anagrafico, a quei ragazzi che delusi dalla politica, che ha negato ad un’intera generazione un lavoro sicuro e meritocrazia, devono tornare a farla, anche come atto di volontariato verso la propria città.
Il centro-sinistra dunque parte diviso, probabilmente pensando che dopo dieci anni, l’elettorato sia cambiato, che i 18enni del 2012 diventati grandi non ricordino le traversie che hanno portato San Salvo ad una gestione commissariale per un anno, e che l’opposizione fatta in questi anni contro buche e mancanza di cura del verde, sia bastata a costruire un elettorato di riferimento.
Molto è cambiato politicamente, Tiziana Magnacca allora giovanissimo Sindaco, politicamente alle prime armi, è diventata leghista, acquisendo sempre più un linguaggio meno forense e più populista, trasformandosi nella “madre” della città, che ha abbracciato, coccolato, diventando punto di riferimento per la città durante due anni di pandemia, la fortuna per il centro-sinistra sarà l’impossibilità per il sindaco uscente di ricandidarsi. Il centro-sinistra dovrà sperare che la destra sansalvese anch’essa si divida in questa competizione elettorale, altrimenti dai primi passi sembra che stia andando incontro ad una ennesima sconfitta.
di Antonia Schiavarelli