La resilienza dei millennials
SAN SALVO. In questo mondo in emergenza sembra siano scomparsi i più giovani. I millennials, sono stati rinchiusi in casa. L’argento vivo della nostra comunità è scomparso dalle nostre strade, proprio loro che erano rimasti gli unici ad esserci ancora in una cittadina abbandonata dagli adulti, erano loro che ogni pomeriggio popolavano le strade cittadine oggi malinconiche a causa della loro assenza.
Quei ragazzi troppe volte bistrattati dagli adulti perchè troppo attaccati ai loro cellulari, incapaci di giocare “come facevamo noi”, oggi ci stanno dando una grande lezione civica. Nel momento in cui hanno compreso che non era possibile uscire per la loro salvaguardia e per quella delle persone che amano, si sono rinchiusi, ma non hanno smesso di incontrarsi, hanno trovato altri modi per interagire, anzi hanno ottimizzato quelli che già avevano.
Continuano ad essere gruppo, tramite social, whatsapp, video chiamate, gli stessi videogiochi sono fatti in gruppo. I compleanni, i diciotessimi che fino ad un mese fa venivano celebrati con feste simili a matrimoni, oggi si festeggiano con video chiamate di gruppo. Eppure le loro risa sono le stesse, l’affetto e la fratellanza sono lì quasi tangibili con mano. Continuano a studiare online, spesso aiutano i loro stessi insegnanti ad usare le nuove tecnologie.
Vengono definiti nativi digitali, perchè hanno imparato ad usare uno smartphone ancor prima di imparare a leggere e scrivere. Le generazioni si evolvono, percorrendo strade a non tutti chiare. La generazione dei millennials ci sta insegnando molto e molto ci insegnerà in questo prossimo futuro. Greta Thunberg è solo la punta di un iceberg, il cambiamento è già in atto ed i veri protagonisti non saranno quelli che quotidianamente dispensano bollettini di guerra, ma saranno loro che nella loro “assenza” odierna, saranno presenza di un futuro oramai prossimo.
di Antonia Schiavarelli